Home Energia Fossile Mise: mare li...

Mise: mare libero

Piattaforma petrolifera

Dimezzate le zone marine aperte a ricerca e produzione di idrocarburi. Spostate su limitate aree strategiche. È quanto prevede il Decreto firmato dal Ministro Zanonato

 

•• Confini più ristretti per le aree marine destinate alla ricerca e alla produzione di idrocarburi. È quanto prevede il Decreto, firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, in coerenza con le norme di legge approvate dal Parlamento nell’ultimo anno e con la direzione indicata dalla Strategia Energetica Nazionale.

 

Le aree complessivamente aperte alle attività off-shore passano da 255 a 139mila chilometri quadrati. Contemporaneamente tali attività sono spostate verso aree lontane dalle coste e comunque già interessate da ricerche di Paesi confinanti, nel rispetto dei vincoli ambientali e di sicurezza italiani ed europei.

In particolare, il Decreto determina la chiusura a nuove attività delle aree tirreniche e di quelle entro le 12 miglia da tutte le coste e le aree protette, con la contestuale residua apertura di un’area marina nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi.

“Con questo provvedimento – dichiara il Ministro Flavio Zanonatososteniamo lo sviluppo delle risorse nazionali strategiche, concentrando le attività di ricerca e sviluppo di idrocarburi in poche aree marine a maggior potenziale e minor sensibilità ambientale”. “Il Decreto – sottolinea infine – prevede l’impiego dei più elevati standard di sicurezza e di tecnologie di avanguardia nelle quali le aziende italiane detengono una posizione di leadership internazionale”.


[Redazione PROTECTAweb]