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Perugia una città all’avanguardia: la sua impronta ecologica

Palaevangelisti
La copertura fotovoltaica del Palaevangelisti di Perugia

 

Lorena Pesaresi • Il Comune umbro è impegnato, ormai per tradizione, a perseguire una seria ed efficace politica di rispetto ambientale. In primo piano risparmio ed ottimizzazione energetici attraverso l’adozione di strategie all’avanguardia, che hanno meritato il riconoscimento della Comunità europea

 

•• La vocazione di Perugia ad innovare la città non nasce oggi. Perugia può vantare oltre trent’anni di progetti considerati esempi di eccellenze in Europa e nel mondo, dalla mobilità alternativa, con le prime scale mobili degli anni ‘70, al primo sistema di metropolitana di superficie con il «Minimetrò» (inaugurato nel 2008), gli ascensori-percorsi meccanizzati, fino ai progetti in corso d’opera per la «mobilità elettrica e «dolce» 100% zero emissioni».

Fare il punto sulle cose fatte a Perugia dà il senso del progetto “Perugia Per la sostenibilità”. Perugia sempre più è caratterizzata città all’avanguardia in Italia e in Europa, grazie alle innovazioni che da tempo stiamo attuando nell’ambito del «Piano energetico e ambientale del Comune» (PEAC).

Un Piano che è stato recentemente aggiornato, in base ai nuovi obiettivi europei 20/2020 e che abbiamo presentato pubblicamente il 5 giugno scorso. La partecipazione pubblica, ancora in corso, è per noi fondamentale nella consapevolezza che la crescita di città sostenibili acquisterà slancio solo quando la riforma verde riuscirà a coinvolgere tutti gli attori del processo politico e decisionale, soprattutto in quelle azioni e dinamiche che riescono a trasmettere alla popolazione la voglia di cambiare, a partire da una visione comune tra livelli istituzionali, territori-comunità e imprese.  Del resto la scommessa della qualità urbana, legata all’ambiente e alle nuove tecnologie, è il cuore del progetto europeo «smart city» che dobbiamo perseguire e che vede coinvolte molte città italiane tra cui Perugia, città pilota, verso la costruzione di città intelligenti, a partire dal raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari del pacchetto clima-energia +20% di energia rinnovabile +20% di efficienza energetica -20% di emissioni entro il 2020.

 

fotovoltaico, Perugia

 

Il lavoro presentato, attraverso l’aggiornamento del PEAC, rappresenta, grazie all’attività congiunta di Comune di Perugia, Università degli Studi di Perugia e CIRIAF (Centro internazionale di ricerca sull’inquinamento da agenti fisici «Mauro Felli»), un quadro puntuale della situazione in campo energetico nel territorio comunale, degli interventi già realizzati dall’amministrazione comunale nel proprio patrimonio edilizio e infrastrutturale pubblico, quelli in corso di realizzazione e quelli fattibili verso gli obiettivi del 2020.

Un quadro positivo, quello del Comune di Perugia, che è stato oggetto anche di un recente riconoscimento da parte della Comunità europea con il Progetto MUSAE (Municipalities Subsidiarty for actions on Energy), finanziato per un importo complessivo di 900.000 euro nell’ambito del Programma comunitario LIFE Plus, obiettivo: diffusione/moltiplicazione delle buone pratiche per lo sviluppo di energia pulita e «intelligente» nei nostri territori umbri coerentemente con l’ambiziosa strategia dell’Unione Europea 20/2020. Perugia, è infatti Comune capofila del Progetto, insieme ai partner Regione dell’Umbria, CIRIAF, Comune di Marsciano, Comune di Umbertide e Comune di Lisciano Niccone.

La sfida energetica

Clini, Perugia

 

Lorena Pesaresi

Il 2012 è stato l’anno internazionale dell’energia sostenibile proclamato dall’ONU per dare un impulso forte a quella che l’Organizzazione delle Nazioni Unite definisce “una rivoluzione globale per l’energia pulita”. Una rivoluzione che si basa su tre parole chiave: efficienza, rinnovabili e riduzione dei consumi. È ormai noto come: energie rinnovabili, edilizia sostenibile, trasporti non inquinanti, agricoltura biologica, eco-turismo, comunicazione ambientale, finanza verde, gestione dei rifiuti, sicurezza del territorio sono solo alcuni degli aspetti che riguardano l’economia verde, ma che sono i più strategici e prioritari nelle politiche della green economy, nel raggiungimento dei risultati attesi e per assumere responsabilità nuove e non più eludibili da parte di tutti gli attori pubblico/privato coinvolti. Sono infatti le sinergie in partnership pubblico/privato che fanno la differenza per innovare le città che cambiano e che il Comune di Perugia, nella fattispecie, sta perseguendo in particolare nelle proprie politiche energetiche. Ne sono una dimostrazione concreta i progetti, tra i più innovativi a Perugia e in Italia, che stiamo portando avanti, ad esempio, con il Consorzio delle associazioni di categoria «le Fratte» di S. Andrea delle Fratte, il polo imprenditoriale più importante dell’Umbria per la riqualificazione energetica delle attività produttive. Proprio in questa area abbiamo realizzato, insieme all’Università degli Studi di Perugia (Centro Ricerca Biomasse – CRB), il Progetto di ricerca «Scer» (cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), inaugurato proprio il 2 luglio 2013 alla presenza dell’ex titolare del Dicastero Corrado Clini. In questo progetto abbiamo quindi il sostegno del Ministero e la consapevolezza che stiamo operando nella direzione giusta per garantire un futuro più sostenibile.

Questo trova conforto nelle parole dell’ex Ministro Clini, che all’inaugurazione ha espresso la sua condivisione alla nostra politica ambientale che si concretizza in soluzioni all’avanguardia: ”La prospettiva verso cui andiamo è lo sviluppo di sistemi energetici sempre meno connessi alla rete elettrica e sempre più incardinati in una rete di servizi che producono energia e la distribuiscono in ambito urbano per ridurre la dipendenza dal sistema tradizionale di generazione dell’elettricità”. “Impianti come questi si inseriscono in una strategia più ampia che mira a diminuire il consumo di combustibili fossili e aumentare l’efficienza energetica delle attività in ambito urbano”.

Ma cos’è Scer?

Scer, un fiore all’occhiello

Scher, Perugia

 

Scher, Perugia

Promette abbattimento dei costi energetici e delle emissioni inquinanti. Scer (Sviluppo di un nuovo sistema di Climatizzazione di edifici in ambito urbano basato sulle fonti Energetiche Rinnovabili), è infatti uno dei primi prototipi in Italia per la climatizzazione, da fonti rinnovabili, delle attività artigianali e commerciali in area urbana, attraverso l’alimentazione combinata di fotovoltaico, geotermia, biomasse. In particolare, per riqualificare l’area industriale di S. Andrea delle Fratte, si è voluto sviluppare e monitorare sistemi di climatizzazione innovativi capaci di integrare quattro diverse tipologie di fonti energetiche rinnovabili, opportunamente combinate in due distinti prototipi. Il primo impianto prototipale impiega l’energia da solare fotovoltaico abbinata all’impiego di pompe di calore a sistemi geotermici a bassa entalpia, mediante sonde geotermiche verticali. Inoltre, è stato introdotto un serbatoio di accumulo termico (una vasca interrata in calcestruzzo) da frapporre in serie tra le sonde e la pompa di calore; tale elemento innovativo è volto alla ricerca di una soluzione adatta a far evolvere e ad ottimizzare il sistema geotermico messo a punto, così da offrire futuri vantaggi in termini di efficienza e di risparmio sia economico sia energetico. La seconda tipologia di impianto prototipale impiega un impianto solare fotovoltaico in copertura per il soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica dell’utenza, una caldaia a biomassa che provvede al riscaldamento invernale ed al raffrescamento estivo mediante l’alimentazione di una macchina frigorifera ad assorbimento.

Un «primato» nelle rinnovabili

In Italia sono aumentati gli investimenti nel settore delle rinnovabili con una crescita esponenziale delle tecnologie più innovative, ma manca ancora un impulso verso l’industria delle rinnovabili anche per esportare più tecnologia e per abbattere i costi degli investimenti per effetto del maggior costo derivante ancora oggi dalle importazioni (Germania, Danimarca, Cina…) e che grava nelle tasche dei cittadini e delle imprese.

 

Fotovoltaico, Perugia

 

Più di un quarto dell’energia elettrica italiana è prodotta oggi da fonti rinnovabili ma questo non basta: (idroelettrico al primo posto con il 66,4%; seguono le biomasse (12,3%); l’eolico (11,9%; il geotermico (7%) e il fotovoltaico (2,5%). Dal punto di vista territoriale spiccano la Valle D’Aosta e il Trentino Alto Adige (rispettivamente 100% e 91%). C’è poi l’Umbria con il 55,3% e la Basilicata secondo i dati nazionali.

Perugia è oggi tra le città più virtuose dell’Umbria ma anche in Italia (dati Legambiente Comuni rinnovabili 2013): siamo tra i primi 10 Comuni per solare fotovoltaico in edilizia pubblica (8° posto); siamo tra i primi 50 Comuni italiani (30° posto) per il mini-idroelettrico; tra i primi 10 Comuni nel settore geotermico a bassa entalpia (7° posto); ancora oggi tra i primi posti per superficie di solare termico installato.

Inoltre nel territorio del Comune di Perugia raggiungiamo, in generale, il 9% circa di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (anno 2010).

Solo negli edifici di proprietà comunale abbiamo installato ad oggi 15 impianti fotovoltaici con una potenza totale di 1.002 kWp e emissioni evitate di 443 tonnellate di CO2 eq/anno. Il Palaevangelisti è il primo palazzetto dello sport in Italia di questi dimensioni con l’intera copertura di fotovoltaico.

Riqualificazione e nuove infrastrutture

Galleria Kennedy, PerugiaNon meno significativo il programma di riqualificazione energetica dell’intero sistema di pubblica illuminazione del Comune di Perugia (n. 28.000 punti luce) con interventi tra i più innovativi di efficientamento energetico degli impianti (lampade a Led, sistemi di tele gestione e telecontrollo) che consente un abbattimento rilevante di consumi, emissioni e costi di gestione a carico del bilancio comunale. Il nuovo impianto di illuminazione della principale galleria Kennedy ne è un esempio concreto insieme alla riqualificazione energetica dell’illuminazione pubblica dell’intero sistema del centro storico della città.

E ancora il progetto già realizzato, al servizio di tutti, di infrastrutture di ricarica pubblica per i veicoli elettrici (n. 28 le colonnine di ricarica installate da Enel distribuzione) nell’ambito del progetto più complessivo di mobilità elettrica e alternativa a Perugia, con incentivi del Comune per chi si dota di un veicolo elettrico (libero accesso alle zone ZTL, parchimetri gratuiti…). Un progetto per il quale merita sottolineare anche l’impiego di tecnologie dell’ICT per fare in modo che la rete delle colonnine di ricarica sia “smart” non solo per la sua gestione in relazione ai carichi di rete, ma anche nelle informazioni agli utenti che possono avvalersi di diversi sistemi di telecomunicazione. Infatti è già disponibile in tempo reale la mappa delle colonnine occupate e di quelle libere e la stazione di ricarica più vicina alla posizione dell’utente stesso.

bike sharing, PerugiaIl primo sistema di bike sharing (con 6 stazioni di biciclette a pedalata assistita e intermodali con il minimetrò, le stazioni ferroviarie, l’università e un nuovo percorso ciclopedonale in area Pian di Massiano è un ulteriore esempio di come stiamo ridisegnando gradualmente le funzioni strategiche legate alla mobilità urbana in questa città.

Il nuovo sistema di gestione dei rifiuti che ha portato Perugia a passare dal 29% di R.D. del 2009 al 60% nel 2012. Un sistema che contribuisce notevolmente non solo al passaggio della cultura dell’usa e getta a quella del recupero, ma anche alla riduzione dell’inquinamento e delle emissioni in atmosfera.

Tutto ciò che, in sintesi, dà il senso di cosa stiamo facendo a Perugia in un ambito strategico, quale quello energetico e ambientale, che costituisce il cuore delle politiche energetiche e ambientali del Comune di Perugia e che unitamente alle nuove misure, obiettivi e risultati (previsti dal nuovo PEAC) misurabili in termini di sostenibilità ambientale, ci consente di aderire entro il 2013 al «Patto dei Sindaci», un altro traguardo importante che contribuisce sensibilmente a qualificare la candidatura di Perugia a «Capitale europea della cultura 2019».

 

Lorena Pesaresi
Assessore Politiche energetiche e ambientali
Comune di Perugia