L’Ente ha coordinato un gruppo di esperti per fornire uno strumento di monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali
•• Una squadra di 80 esperti, «arruolati» dall’ENEA, hanno passato in rassegna diversi settori ed hanno…fatto rapporto! Così è nato il terzo «Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica» presentato ieri presso la Confindustria.
Quale risparmio energetico è stato conseguito in seguito all’applicazione del Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e della Strategia Energetica Nazionale (SEN)? Quali le misure di miglioramento dell’Efficienza Energetica? L’ENEA, in qualità di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (Decreto Legislativo n.115/2008), ha così diretto le operazioni di monitoraggio e valutazione sull’efficacia delle politiche nazionali in merito all’ottimizzazione delle risorse.
Un significativo dato riassuntivo: l’applicazione delle misure previste dal PAEE ha consentito nel 2012 un risparmio energetico complessivo di circa 75.000 GWh/anno, 30% in più rispetto al 2011, raggiungendo il 60% dell’obiettivo fissato dal PAEE per il 2016.
Industria e residenziale i settori più «sensibili»
Sorvegliati speciali, i settori hanno espresso «attitudini» diverse a «recepire» il miglioramento. I più virtuosi, soprattutto negli ultimi anni, si sono dimostrati industria e residenziale. Insieme rappresentano l’80% del risparmio totale conseguito.
L’industria ha raggiunto questi ottimi risultati grazie all’adozione di tecnologie più innovative riguardanti l’impiantistica di supporto ed i processi produttivi, la cogenerazione ad alto rendimento, i motori elettrici ad alta efficienza e il recupero di calore dai processi produttivi e l’efficientamento energetico.
Nel residenziale è stato raggiunto il 75% degli obiettivi del PAEE, grazie alla proroga delle detrazioni fiscali del 55%, che hanno dato luogo soprattutto ad interventi di recupero e riqualificazione degli edifici, che hanno riguardato oltre il 65% degli investimenti, per un risparmio di circa 9.000 GWh/anno. L’ENEA, che è l’organismo deputato a ricevere le richieste di detrazione fiscale (ex 55%, ora 65%), dal 2007 al 2012 ha ricevuto complessivamente 1.500.000 pratiche. A dare la mano al settore dell’edilizia le nuove tecnologie per l’efficienza energetica, quali caldaie a condensazione, ed ai nuovi materiali ad alte prestazioni, come quelli per l’involucro edilizio. Questo settore sta diventando per il nostro Paese un volano per l’economia e per l’occupazione, con la creazione di nuove professionalità opportunamente formate e dei “green jobs”.
Il settore dei trasporti, grazie ad un miglioramento delle tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica, concorre al risparmio complessivo con circa 6.500 GWh/anno, nonostante lo scarso rinnovo del parco automobilistico dovuto alla crisi economica.
Fanalino di coda in questa statistica il settore terziario che, per il momento, non mostra progressi di rilievo, ma potrebbe migliorare grazie alle disposizioni contenute nel Decreto Certificati Bianchi e al nuovo Conto Termico.
Impegnata nell’efficienza energetica anche la Pubblica Amministrazione che punta a razionalizzare i consumi e ridurre gli sprechi. Tra i settori d’intervento che offrono maggiori potenzialità figurano l’illuminazione pubblica e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio storico.
Il Commissario dell’ENEA Giovanni Lelli ha dichiarato: “Il contributo dell’edilizia al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni posti dall’Unione Europea sarà sempre più determinante, e il nostro Paese deve puntare sull’efficientamento energetico dando continuità a politiche di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie, di nuove costruzioni energeticamente più performanti e per la pianificazione energetica delle città. L’ENEA, come coordinatore nazionale del Patto dei Sindaci, è impegnata ad aiutare i Comuni italiani a migliorare l’efficienza energetica, soprattutto nel settore dell’illuminazione pubblica, fonte di grande dispendio energetico, dalla quale è attesa una riduzione dei consumi stimata intorno al 30%. Nell’ambito della programmazione del territorio e nel percorso verso le smart cities giocano un ruolo centrale lo sviluppo di reti energetiche locali, elettriche e termiche, come il teleriscaldamento, combinate con sistemi ICT. Con queste innovazioni tecnologiche, che rappresentano il fiore all’occhiello dell’industria italiana, si potranno raggiungere significativi vantaggi energetici e gestionali, e anche di sicurezza, ottenendo allo stesso tempo un vantaggio competitivo sui mercati internazionali.” “Una maggiore razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi, a partire dalla Pubblica Amministrazione, offrono enormi potenzialità di risparmio”.
Roberta Di Giuli
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