La società leader in Italia nella distribuzione di GPL e GNL per uso domestico, commerciale e industriale, rinnova il suo sostegno a proposte strutturate e organiche per combattere le emissioni inquinanti
Studi autorevoli e recenti, come la «Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento Atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute», realizzato nel quadro delle iniziative del Centro Controllo Malattie del Ministero della Salute, o il rapporto «Air Quality in Europe» dell’Agenzia Europea dell’Ambiente hanno evidenziato l’elevata nocività per la salute umana del particolato fine. Una situazione di pericolo destinata a ripresentarsi al variare delle condizioni meteorologiche finché il problema non sarà affrontato a monte. In questi giorni l’alta pressione sta ricreando le stesse condizioni meteorologiche dello scorso dicembre che hanno favorito il ristagno delle polveri sottili – tra cui il PM10 e il PM2,5 – peggiorando sensibilmente la qualità dell’aria in diverse zone d’Italia (Torino, Alessandria, Vercelli, Novara, Varese, Milano, Piacenza, Reggio Emilia, Ferrara, Rovigo, Venezia e Roma) con valori particolarmente elevati, oltre il limite consentito, tanto da richiedere l’attivazione di diverse misure di contenimento del traffico.
“Il tema della salvaguardia della salute legata alla qualità dell’aria che respiriamo è legato a doppio filo con le scelte energetiche strategiche del Paese, a ogni livello”, ha dichiarato Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas. “È sempre più necessario compiere scelte coraggiose che siano in grado di modificare a monte le condizioni che provocano l’incremento delle sostanze inquinanti, a prescindere delle condizioni atmosferiche altamente variabili e non controllabili che si registrano di volta in volta. Il riscaldamento domestico è il principale settore coinvolto nell’aumento delle polveri sottili, in particolar modo la combustione delle biomasse, ed è sempre più necessario porre l’attenzione verso l’ottimizzazione di questo comparto accanto ai segmenti su cui l’attenzione è decisamente superiore come industria e trasporti”.
Come evidenziato dallo studio «Gli impatti energetici e ambientali dei combustibili nel settore residenziale» presentato recentemente dall’ENEA, le emissioni di PM2,5 in Italia sono dominate dal settore civile, molto più di industria e trasporti.
Liquigas accoglie quindi positivamente tutti gli interventi rivolti al principale settore coinvolto nell’inquinamento dell’aria, ossia il riscaldamento domestico, più efficaci rispetto ai provvedimenti volti a contenere le emissioni dei mezzi di trasporto. Queste misure includono tutte le iniziative volte ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici domestici, anche attraverso la sostituzione degli impianti e riducendo di conseguenza il combustibile utilizzato.
Bruno Fulgaro
[29 Gen 2016]